"L'optogenetica e la memoria"
Prendendo in considerazione un esperimento (che una volta si sarebbe chiamato di riflesso condizionato) su un moscerino -le cui cellule nervose sono ovviamente molto meno numerose, e i cui rapporti reciproci sono assai meno complessi di quelli dell'uomo- Boncinelli vorrebbe confermare il riduzionismo con un nuovo metodo di indagine neurologica sull'uomo. *
Si tratta della optogenetica, "un'altra parola nata nel mondo della ricerca scientifica". "Si tratta di una tecnica grazie a cui con un opportuno raggio di luce -un fascio laser ovviamente- si possono modificare cellule nervose specifiche in modo che portino o non portino, per esempio un dato ricordo". In pratica, prima i ricercatori condizionano un moscerino della frutta, la drosophila, ad aver paura di un dato odore con una contemporanea scossa elettrica, poi riescono a decondizionare il riflesso.
Anche senza entrare nei particolari tecnici, chiunque può comprendere che si tratta pur sempre di un modesto risultato, ottenuto sul solito moscerino della frutta il quale, dal punto di vista neurologico, sta all'uomo come, dal punto di vista geologico, una modesta collinetta sta all'Everest. Quindi, applicare un esperimento riduzionistico estremamente semplice su un moscerino per poi immaginare di applicare qualcosa di simile all'uomo, significa essere molto amici del riduzionismo... ma nemici del buon senso.
E' ciò che si può verificare nelle conclusioni dell'articolo di Boncinelli: "I dettagli possono essere anche molto complicati, ma il messaggio è chiaro. Con questo metodo si potranno studiare comportamenti anche complessi e raffinati dei quali non dobbiamo necessariamente sapere tutto. E senza rompere e smontare niente, a differenza di quello che pensano e contro cui tuonano i nemici del riduzionismo". "Pezzo per pezzo, faremo la dissezione funzionale di riflessi, condizionamenti, ricordi, emozioni, comportamenti, ragionamenti, sogni e di tutte le altre funzioni che il linguaggio comune attribuisce a un'entità astratta che si chiama mente".
Prendendo in considerazione un esperimento (che una volta si sarebbe chiamato di riflesso condizionato) su un moscerino -le cui cellule nervose sono ovviamente molto meno numerose, e i cui rapporti reciproci sono assai meno complessi di quelli dell'uomo- Boncinelli vorrebbe confermare il riduzionismo con un nuovo metodo di indagine neurologica sull'uomo. *
Si tratta della optogenetica, "un'altra parola nata nel mondo della ricerca scientifica". "Si tratta di una tecnica grazie a cui con un opportuno raggio di luce -un fascio laser ovviamente- si possono modificare cellule nervose specifiche in modo che portino o non portino, per esempio un dato ricordo". In pratica, prima i ricercatori condizionano un moscerino della frutta, la drosophila, ad aver paura di un dato odore con una contemporanea scossa elettrica, poi riescono a decondizionare il riflesso.
Anche senza entrare nei particolari tecnici, chiunque può comprendere che si tratta pur sempre di un modesto risultato, ottenuto sul solito moscerino della frutta il quale, dal punto di vista neurologico, sta all'uomo come, dal punto di vista geologico, una modesta collinetta sta all'Everest. Quindi, applicare un esperimento riduzionistico estremamente semplice su un moscerino per poi immaginare di applicare qualcosa di simile all'uomo, significa essere molto amici del riduzionismo... ma nemici del buon senso.
E' ciò che si può verificare nelle conclusioni dell'articolo di Boncinelli: "I dettagli possono essere anche molto complicati, ma il messaggio è chiaro. Con questo metodo si potranno studiare comportamenti anche complessi e raffinati dei quali non dobbiamo necessariamente sapere tutto. E senza rompere e smontare niente, a differenza di quello che pensano e contro cui tuonano i nemici del riduzionismo". "Pezzo per pezzo, faremo la dissezione funzionale di riflessi, condizionamenti, ricordi, emozioni, comportamenti, ragionamenti, sogni e di tutte le altre funzioni che il linguaggio comune attribuisce a un'entità astratta che si chiama mente".
Ho capito bene? "Senza rompere e smontare niente", ma dissezionando... "pezzo per pezzo"? Ci sarebbe solo da aggiungere: prego professor Boncinelli si accomodi pure; cominciamo dai suoi condizionamenti, ricordi, emozioni, comportamenti, ragionamenti! E, visto che ci siamo, cominciamo proprio dalla sua amicizia per il riduzionismo e dalla sua inimicizia per i nemici del riduzionismo!
* Da "Le Scienze" Dicembre 2009
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