Il doma centrale, soluzione fittizia della complessità della vita
(Continuazione) L'impostazione deterministica meccanicistico-riduzionistica del gruppo del fago impose la soluzione che vede l'ordine complessivo risultare dall'ordine a livello dei singoli elementi. Del resto, come nota Olby, i biologi molecolari mostrarono diffidenza nei confronti del concetto di complementarità di Bohr. Questo concetto poteva favorire solo una concezione eclettica come quella della nucleoproteina, mentre i fisici passati alla biologia, i biochimici e i nascenti biologi molecolari cercavano deterministicamente qua la causa e là l'effetto: o era la proteina a dirigere tutta la faccenda o qualcos'altro.
I fagi dimostrarono che l'RNA era l'unico responsabile della infezione dei batteri, e, come scrisse Burnet alla moglie nel 1943, la scoperta che il DNA poteva trasferire l'informazione genetica da un pneumococco all'altro decretò la fine della batteriologia medica, e annunziò il nascere della biologia molecolare. Dello stesso avviso fu Bouvin, che nel 1947 prefigurò la nuova disciplina, la genetica molecolare, prevedendo azioni catalitiche che partono da centri direttivi primari (i geni costituiti da DNA) e, attraverso centri direttivi secondari (RNA, ecc.), e, attraverso centri direttivi terziari (gli enzimi), condizionano tutti i caratteri della cellula.
(Continuazione) L'impostazione deterministica meccanicistico-riduzionistica del gruppo del fago impose la soluzione che vede l'ordine complessivo risultare dall'ordine a livello dei singoli elementi. Del resto, come nota Olby, i biologi molecolari mostrarono diffidenza nei confronti del concetto di complementarità di Bohr. Questo concetto poteva favorire solo una concezione eclettica come quella della nucleoproteina, mentre i fisici passati alla biologia, i biochimici e i nascenti biologi molecolari cercavano deterministicamente qua la causa e là l'effetto: o era la proteina a dirigere tutta la faccenda o qualcos'altro.
I fagi dimostrarono che l'RNA era l'unico responsabile della infezione dei batteri, e, come scrisse Burnet alla moglie nel 1943, la scoperta che il DNA poteva trasferire l'informazione genetica da un pneumococco all'altro decretò la fine della batteriologia medica, e annunziò il nascere della biologia molecolare. Dello stesso avviso fu Bouvin, che nel 1947 prefigurò la nuova disciplina, la genetica molecolare, prevedendo azioni catalitiche che partono da centri direttivi primari (i geni costituiti da DNA) e, attraverso centri direttivi secondari (RNA, ecc.), e, attraverso centri direttivi terziari (gli enzimi), condizionano tutti i caratteri della cellula.