Gli autori* di questo saggio citano di Robert Hook (1635-1703) l'osservazione della "piccola cella", così chiamata in "Micrographia" 1665. Segue la "Teoria cellulare" del 1838 di Matthias Schleider (1804-1881) e Theodor Schwann (1810-1882).
Il mio obiettivo, qui, non è riportare la descrizione della cellula, presente in ogni trattato di biologia, ma è quello di vedere quali conseguenze può aver avuto la mia teoria, quasi un decennio dopo la pubbblicazione di "Chi ha frainteso Darwin?"
Posso senz'altro dire che non ha avuto alcun effetto su questo testo, specialistico fino all'ottusità: innanzi tutto si tratta di 26 scritti, uno più complicato dell'altro, che assomigliano ad articoli di rivita scientifica o a post. Le descrizioni, poi, sono banalmente scolastiche, con conclusioni di questo tipo: "Vi è dunque un costante "dialogo" grazie alle interazioni nucleo-citoplasmatiche tra DNA ed ambiente cellulare, ambiente inteso nel senso più ampio del termine."