Dal secondo dopoguerra ad oggi, il mondo economico-politico soggetto alla egemonia USA è stato definito con due formule, facenti riferimento semplicemente ai punti cardinali: "Est-Ovest", "Nord-Sud". La prima formula ha rappresentato il contrassegno della "guerra fredda", della contrapposizione apparente tra il Primo mondo democratico e il Secondo mondo del "socialismo reale" (1948-1989); la seconda formula ha rappresentato il contrassegno della contrapposizione reale tra il Primo mondo dell'opulenza e dello shopping e il Terzo mondo della penuria (1989-2001): lo potremmo chiamare il "logo" della "globalizzazione".
Riguardo al primo periodo, della contrapposizione apparente tra le due superpotenze ineguali USA e URSS, la formula "Est-Ovest" rappresentò realmente il gioco di sponda tra due sistemi politici che dovevano attrarre nella loro orbita i nuovi Stati sorti dalla decolonizzazione, considerati nel loro insieme come appartenenti al Terzo mondo. Sebbene il Terzo mondo fosse in parte confluito nella associazione dei "Paesi non allineati", la maggior parte dei nuovi Stati sorti dalla decolonizzazione si trovò collocata o nella sponda degli Stati Uniti o nella sponda dell'URSS, partecipando alle molteplici pantomime della "guerra fredda".
Riguardo al primo periodo, della contrapposizione apparente tra le due superpotenze ineguali USA e URSS, la formula "Est-Ovest" rappresentò realmente il gioco di sponda tra due sistemi politici che dovevano attrarre nella loro orbita i nuovi Stati sorti dalla decolonizzazione, considerati nel loro insieme come appartenenti al Terzo mondo. Sebbene il Terzo mondo fosse in parte confluito nella associazione dei "Paesi non allineati", la maggior parte dei nuovi Stati sorti dalla decolonizzazione si trovò collocata o nella sponda degli Stati Uniti o nella sponda dell'URSS, partecipando alle molteplici pantomime della "guerra fredda".