giovedì 10 gennaio 2013

"Siamo soli nell'universo?" di Howard A. Smith

L'autore di questo articolo, uscito su "Le Scienze" di Dicembre 2012, si avvicina molto alla teoria, sostenuta in questo blog, della origine eccezionalmente rara della vita intelligente nel cosmo: l'uomo sulla Terra è il risultato di un grande "dispendio" cosmico, quindi molto, molto improbabile immaginare di poter trovare nei paraggi (ad esempio in vicine gallassie) altra vita intelligente.

Per rimarcare questa rarità nella forma di grande eccezionalità, l'autore dell'articolo capovolge giustamente il vecchio principio antropico stabilito dalla "osservazione che le costanti fisiche del cosmo sembrano perfettamente regolate per renderlo un luogo ideale a ospitare esseri intelligenti": "La mia impressione è che si possa applicare anche un principio "misantropico*". Uso questo termine per esprimere il concetto che gli ambienti e le opportunità biologiche in questo universo sono così ampi, vari e poco collaborativi (o addirittura ostili), costantemente o in qualche momento dei 3-4 miliardi di anni necessari per l'evoluzione di esseri intelligenti, che è improbabile che questi esseri si sviluppino, prosperino e sopravvivano facilmente".
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...