(Continuazione) Prima Wikipedia cita l'aforismo di Einstein che abbiamo già riportato: "Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità. Della prima non sono sicuro". Poi cita Carlo Maria Cipolla che, come abbiamo visto, definisce lo stupido "una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita".
Infine, considera la definizione classica di stupido "Il termine deriva (sec. XIV) dal verbo latino stùpeo, ossia "son stordito, resto attonito". Lo "stupido" è infatti colui che non sa dominare il circostante, e le situazioni, con tutti i loro fenomeni: ne resta attonito, spiazzato. L'inetto descritto da Italo Svevo è un tipico esempio di "stupido": di fronte al bivio non saprà mai che direzione imboccare".