Se la conservazione di ogni singolo individuo e (della sua progenie), a qualsiasi specie esso appartenga, non può essere lo scopo della natura, non può essere neppure lo scopo dei singoli individui stessi. Conservazione e riproduzione individuale, così come il loro opposto, l'eliminazione, sono soltanto il risultato del movimento complessivo della vita. Nel concetto di vita dobbiamo comprendere sia la vita individuale sia la vita dei complessi: le specie.
Cominciamo dall'individuo: che cosa muove l'individuo? L'organismo vivente ha dei bisogni fisiologici che rappresentano la sua cieca necessità. Questa necessità individuale si manifesta, negli stati più primordiali e nel regno vegetale, come semplice repulsione e attrazione; negli stati più evoluti, come sensazioni di fame, sete, freddo, caldo, piacere, dolore, ecc. E' partendo da queste necessità che l'individuo, nel suo movimento, va incontro a tutta una serie di correlazioni casuali con altri individui e oggetti dell'ambiente a lui esterno.
Cominciamo dall'individuo: che cosa muove l'individuo? L'organismo vivente ha dei bisogni fisiologici che rappresentano la sua cieca necessità. Questa necessità individuale si manifesta, negli stati più primordiali e nel regno vegetale, come semplice repulsione e attrazione; negli stati più evoluti, come sensazioni di fame, sete, freddo, caldo, piacere, dolore, ecc. E' partendo da queste necessità che l'individuo, nel suo movimento, va incontro a tutta una serie di correlazioni casuali con altri individui e oggetti dell'ambiente a lui esterno.