lunedì 26 dicembre 2016

Il caso e la necessità secondo la provvidenza divina

Riferendoci ancora agli "ATTI" del convegno "SCIENZE E RELIGIONI" del 2007, un'altra preoccupazione della teologia odierna riguarderebbe una scienza che pretendesse fare a meno dell'ordine divino. Secondo Vincenzo Caputo del Politecnico delle Marche esisterebbero oggi due posizioni contrastanti in seno alla teologia cattolica.

1) La prima che sostiene non essere un problema rilevante per la teologia l'evoluzione darwiniana. Come ha affermato Mons. Carlo Molinari nel 1984: "a qualsiasi conclusioni gli scienziati potranno pervenire sul fatto e sulla modalità dell'evoluzione (...) il teologo non avrà motivo di turbamento o di compiacimento". Inoltre "Lo stesso Papa Giovanni Paolo II sostenne, in un discorso del 1986, che l'evoluzione è più che una teoria".

2) La seconda posizione è, invece, intransigente nei confronti della spiegazione darwiniana della evoluzione (Schonborn, 2005; Ratzinger, 2006): "tale controversia attiene soprattutto alle implicazioni sul comportamento e la morale umana: la descrizione del processo evolutivo -privo di orientamento e condizionato dalla contingenza- fornita da Darwin viene ritenuta infatti moralmente pericolosa poiché potenzialmente in grado di sprofondare il credente nell'abisso del relativismo etico, dell'ideologia e dell'ateismo".

sabato 24 dicembre 2016

Una posizione teologica sulla creazione e sull'evoluzionismo

Per valutare l'attuale posizione della teologia, soprattutto nei confronti dell'evoluzionismo e in genere della scienza, abbiamo a disposizione gli "ATTI" di un convegno sul "ruolo delle scienze naturali", dal titolo "SCIENZE E RELIGIONI" (28 febbraio 2007). Per i nostri scopi prenderemo in considerazione la prefazione del gesuita George V. Coyne.

La sua premessa è che, per spiegare l'origine della vita non c'è bisogno di Dio sul piano scientifico: "Dio non è la risposta a un bisogno di carattere scientifico". Anche se certi credenti vorrebbero riempire i vuoti della scienza con Dio, Coyne ritiene che "La pienezza di Dio va cercata nella creazione. Dio non va cercato per riempire i vuoti della scienza... Ma il Dio di cui ho parlato è anche il Dio creatore dell'Universo".

Come si vede, nonostante il richiamo all'indipendenza della scienza, il teologo ribadisce la creazione divina, e anzi ribadisce che "La fede cristiano-giudaica è radicalmente creazionista". Questa fede crede "che tutto dipende da Dio, o meglio, tutto è dono di Dio". "Dio è sempre all'opera nell'universo". Qundi "Panteismo e materialismo sono ugualmente falsi". Con affermazioni così assolute e definitive, ci sarebbe poco da discutere, se non fosse, però, che poi vengono fuori i distinguo: innanzi tutto, che ogni epoca ha la sua immagine del Dio creatore: "Perciò, l'immagine attuale di Dio creatore deve rispondere ai concetti della cosmologia moderna".*

venerdì 23 dicembre 2016

Teoria della conoscenza, teologia e scienza

Compatibilità o incompatibilità tra scienza e religione?

Questa è una domanda che ritorna spesso nell'Occidente,  provocata com'è dalle continue oscillazioni nel rapporto tra scienza e religione. Eppure, nonostante le apparenze, la realtà storica mostra una sostanziale compatibilità perché la scienza, fino ad oggi, non ha mai reciso il cordone ombelicale che continua a tenerla legata alla teologia.

La premessa era necessaria prima di affrontare le interessanti tesi esposte dal teologo Francisco Ayala nel suo libro dal titolo rivelatore: "IL DONO DI DARWIN alla scienza e alla religione" (2009). Grazie a queste tesi potremo mettere in evidenza alcune difficili questioni mai risolte perché sono insolubili, sia per una religione che oscilla tra la pretesa di conciliare la teologia con la scienza e il desiderio opposto di metterle in contrasto, sia per una scienza che oscilla tra l'affermazione della incompatibilità e l'accettazione della compatibilità con la religione.

La principale questione riguarda quella che ha rappresentato la nota dolente dei principali filosofi e teologi dal Seicento fino ad oggi. Espressa con le parole di Ayala, la questione si presenta così: se Dio è onniscente, onnipotente e misericordioso, come mai la natura "è prodiga di catastrofi, calamità, imperfezioni, disfunzioni, sofferenze e crudeltà?" E' il problema della teodicea mai veramente risolto.

mercoledì 21 dicembre 2016

II] Hegel. Possibilità-realtà, caso-necessità (dalla "Logica")

Forse nessuno ha mai sottolineato il fatto che Hegel, nella sezione dedicata alla "realtà", ha affrontato il rapporto possibilità-realtà, prima dal punto di vista del rapporto caso-necessità soffermandosi a lungo, e poi dal punto di vista del rapporto causa-effetto soffermandosi molto meno. Neppure Engels che, pure, scrisse a Marx di non voler risparmiare agli scienziati del loro tempo l'ostica Logica di Hegel.

E Lenin, nei suoi "Quaderni filosofici", dopo aver snobbato, nella Logica, tutta la parte riguardante il caso, la necessità, la possibilità e la realtà, riprendendo le poche pagine di Hegel sulla connessione di causa ed effetto annota: "Quando leggi Hegel sulla causalità, sembra, a tutta prima, strano che egli abbia indugiato relativamente così poco sul tema preferito dai kantiani". Ma, se Hegel ha trascurato il rapporto di causa-effetto, è solo perché a procurare i maggiori problemi al pensiero fin dal tempo di Democrito e di Epicuro -come ha dimostrato Marx in giovanissima età- è stato il rapporto caso-necessità.

Ora, nell'affrontare la "Logica", valga una volta per tutte l'avvertenza di leggere materialisticamente i passi di Hegel che abbiamo citato, senza preoccuparsi se vi compaiono l'assoluto, l'idea assoluta, ecc. Ad esempio, Hegel scrive: "Realtà (attualità), possibilità e necessità costituiscono i momenti formali dell'assoluto, ossia la sua riflessione". Di fronte a questo passo, noi trascuriamo l'assoluto e la sua riflessione, perché abbiamo qualcosa di meglio da fare, e cioè sottolineare che qui manca un concetto fondamentale: il caso.

martedì 20 dicembre 2016

I] Hegel. Possibilità-realtà, caso-necessità (dalla "Enciclopedia")

Numerosi paragrafi del mio libro, "Il caso e la necessità- L'enigma svelato- Primo volume- Teoria della conoscenza" (1993-2002), sono già stati postati su questo blog in tutti questi anni. Però ne sono rimasti fuori diversi che valgono la pena d'essere letti. Tra questi, voglio aggiungere, in questi giorni di festività natalizie, due paragrafi fondamentali su Hegel. Cominciamo dal primo:

I] Hegel. Possibilità-realtà, caso-necessità (dall'Enciclopedia)

Hegel parte dalla critica del concetto kantiano di possibilità formale, per il quale è possibile tutto ciò che non si contraddice. Abbiamo visto che, nel suo saggio su Democrito ed Epicuro, Marx attribuisce quest'idea di possibilità a quest'ultimo. Dunque già sappiamo che se è possibile tutto ciò che non si contraddice, "tutto così è possibile", come rileva anche Hegel. Epicuro, infatti, finì col porre sullo stesso piano ogni sorta di possibilità, ogni sorta di ipotesi; e questo, abbiamo già visto, rappresentò il suo principale limite, che gli derivò dal fatto di avere considerato solo il caso, respingendo la necessità.

Hegel giustamente osserva: "Ma altresì tutto è impossibile; perché in ogni contenuto, in quanto è un concreto, può essere concepita la determinatezza come antitesi determinata, e quindi come contraddizione. -Non vi è perciò discorso più vuoto di quello di tale possibilità e impossibilità". Perciò egli avverte filosofi e storici: "Specialmente in filosofia non si deve mai parlare di mostrare che qualcosa sia possibile, o qualcos'altro sia anche possibile, o che qualcosa, come si dice, sia pensabile. Anche lo storico resta per tal modo avvisato di non usare questa categoria, già dichiarata non vera; ma la sottigliezza del vuoto intelletto sommamente si compiace nel vano escogitare possibilità o serie di possibilità".

Sulla durata della specie umana

Chiedete a qualcuno che cosa ne pensa del fatto che l'uomo possa  estinguersi molto presto nei tempi geologici, ad esempio fra 100.000 anni o anche molto prima. La risposta sarà un netto rifiuto. (Chi scrive lo ha ricevuto, sensa troppi complimenti, anche da sua figlia). Paradossalmente ogni persona accetta, bene o male, razionalmente, l'idea di scomparire entro un massimo di cento anni, ma non ammette che la specie umana possa scomparire, ad esempio, entro centomila anni.

Il fondamento dell'idea della lunga durata della specie umana sembra potersi sostenere sulla convinzione che l'uomo, se non si distruggerà da solo, potrà vivere con i propri mezzi così a lungo da preoccuparsi della propria estinzione per cause naturali, persino, paradossalmente, per la morte del nostro Sole, prevista fra circa 5 miliardi di anni. Preoccupazione questa, manifestata anche da alcuni scienziati nei loro libri di divulgazione!

domenica 18 dicembre 2016

La fisica teorica ha perso ogni freno e ogni pudore

Che cosa farà la fisica? *

Per ora, mi limito a raccogliere materiale per approfondire la questione. Ma posso già anticipare che la fisica teorica sembra aver perso ogni freno e ogni pudore: sembra proprio di essere tornati al medioevo, con i "dottori" [della fisica teorico-matematica] a consulto per trovare un accordo: "concedeteci il bosone di Higgs che noi vi concediamo le onde gravitazionali e l'inflazione".

E così è avvenuto anche nell'estate del 2013: hanno cominciato con la pretesa scoperta del bosone di Higgs, scoperta che nessuno ha messo in discussione; poi il 17 marzo 2014 hanno continuato con una pretesa, doppia scoperta sperimentale: l'esistenza della quarta forza, il gravitone, per confermare le onde gravitazionali e la conferma dell'inflazione cosmica. Se persino Pietro Greco, su Scienzainrete, ha dato il suo beneplacito alle suddette conferme, possiamo proprio stare tranquilli: l'esito è scontato perché tutti ci stanno mettendo la faccia.

domenica 4 dicembre 2016

Scalfari e la società globale in occasione del referendum italiano

Per tenermi aggiornato, senza dover perdere troppo tempo con quotidiani e riviste on line, seguo, ormai da diversi anni, gli editoriali domenicali di Eugenio Scalfari, convinto che, anche quando non sono d'accordo, acquisisco informazioni rilevanti sulla politica italiana, europea e internazionale o trovo considerazioni importanti tralasciate dall'autore.

In occasione del referendum italiano gli stimoli sono stati diversi. In ordine la "crisi epocale che ha colpito perfino l'America con la vittoria di Donald Trump e che colpisce in modo particolare l'Europa (e l'Italia), un continente che stenta terribilmente a unificarsi". In questo modo Scalfari è certamente consapevole di tranquillizzare l'egemonia USA, alludendo con il termine di disfacimento all'Italia e all'intera Europa, termine che dovrebbe essere una carezza per le orecchie della governance Trump.

giovedì 1 dicembre 2016

I "Grundrisse" di Marx prima del diluvio

L'importanza che i "Grundrisse" [Lineamenti fondamentali] hanno avuto negli anni Sessanta del Novecento è andata via via scemando fino a passare nel dimenticatoio. Scritta tra il 1858 e il 1859, quest'opera può essere considerata un'anticipazione -quasi una brutta copia- del primo volume de "Il capitale". La ragione di queste numerose (oltre mille) pagine, hegelianamente malagevoli, si trova in una lettera di Marx spedita ad Engels nel novembre 1857: "Lavoro come un pazzo, le notti intere, per riassumere i miei studi economici, in modo da aver chiaro almeno i lineamenti fondamentali prima del diluvio". Insomma, Marx temeva che scoppiasse una rivoluzione prima ancora di aver terminato quel lavoro teorico che avrebbe dovuto rappresentarne la guida.

Non deve neppure stupire il fatto che affrontare un testo complesso e ancora "irrisolto" come i "Grundrisse", considerati generalmente illeggibili, abbia rappresentato, per alcuni giovani filosofi italiani degli anni '60, un'autentica sfida intellettuale; mentre chi scrive, in tutt'altre più modeste faccende affaccendato, non li abbia presi in considerazione per decenni, ma soltanto di recente [si fa per dire, erano i primi anni '90], cogliendo, però, immediatamente, una fondamentale connessione con la precedente tesi di laurea di Marx.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...