La circostanza per la quale qualcuno comincia a considerare un "nuovo realismo", come ha fatto Maurizio Ferraris con la solennità affettata di un "manifesto", pubblicato su "La Repubblica" dell'8 agosto, è, comunque, un segno dei nostri tempi, tempi di crisi non solo economica e politica, ma anche e soprattutto teorico scientifica. Certo che c'è bisogno di realismo, nel senso della conoscenza reale! E chi segue questo blog sa bene che il suo autore, nei suoi studi, ha scoperto che dalla "Scienza divina e veneranda" di Aristotele alla scienza convenzionale di Osiander e Bellarmino, fino al convenzionalismo relativistico e pluralistico contemporaneo, di conoscenza reale della natura nessuno ne ha mai masticata molta, a parte sporadici, isolati, tentativi (vedi Engels, "Dialettica della natura").
In particolare oggi, di questi tempi di decadenza della teoria della conoscenza, certamente lo spazio di un "manifesto" per un "nuovo realismo" non può rendere conto (e neppure trovare una soluzione). Tanto meno, però, Severino può pretendere di respingere l'iniziativa di Ferraris, riassumendo, nello spazio di un articolo di giornale ("Corriere della Sera" di oggi), nientemeno che la storia del pensiero filosofico scientifico, citando alla rinfusa e cripticamente quasi tutto, ovviamente solo per brevi cenni inconcludenti. Un esempio per tutti: "E il "realismo" è stato messo in questione da Kant e dall'idealismo, per poi riaffacciarsi in varie correnti della filosofia degli ultimi due secoli, Marx e marxismo compresi".
In particolare oggi, di questi tempi di decadenza della teoria della conoscenza, certamente lo spazio di un "manifesto" per un "nuovo realismo" non può rendere conto (e neppure trovare una soluzione). Tanto meno, però, Severino può pretendere di respingere l'iniziativa di Ferraris, riassumendo, nello spazio di un articolo di giornale ("Corriere della Sera" di oggi), nientemeno che la storia del pensiero filosofico scientifico, citando alla rinfusa e cripticamente quasi tutto, ovviamente solo per brevi cenni inconcludenti. Un esempio per tutti: "E il "realismo" è stato messo in questione da Kant e dall'idealismo, per poi riaffacciarsi in varie correnti della filosofia degli ultimi due secoli, Marx e marxismo compresi".