martedì 17 dicembre 2019

Scienza, meglio un po’ più slow (di Luca Carra)

Pubblicato il 01/05/2017
Editoria scientifica

Gianfranco Pacchioni, chimico e scienziato dei materiali, prorettore in Bicocca, ha scritto un libro necessario. Di cosa parla? Di scienza, di come funziona la ricerca oggi rispetto a 20, 50, 100 anni fa.

All’inizio della sua carriera di ricercatore, Pacchioni scriveva su una macchina a testina rotante. La sua società scientifica contava qualche migliaio di iscritti, ora centinaia di migliaia. E per corrispondere con i suoi colleghi, magari per la revisione di un articolo scientifico, spediva per posta lettere e bigliettini. Talvolta - come nella storia della sua collaborazione con alcuni colleghi della Germania Est prima della caduta del muro (fra cui la fisica Angela Merkel) - lettere che restavano forzatamente senza risposta. In quei casi per comunicare bisognava sfruttare i rari congressi in DDR dove, scortato con discrezione da una spia della Stasi, Pacchioni riusciva a scambiare qualche battuta con i colleghi d’oltre cortina.

lunedì 9 dicembre 2019

La ricerca scientifica negli Usa: un primato mondiale tutto a stelle e strisce*

"Scienza e società" Politica della ricerca

Articolo di Pietro Greco, che, ormai, si occupa sempre meno di teoria della scienza e sempre più della pratica riguardante la ricerca scientifica, gli investimenti, i profitti e il progresso tecnologico, quest'ultimo relativo a tutti i campi dell'attività umana, dalla produzione pacifica a quella bellica.

"In attesa di sapere chi vincerà le prossime elezioni presidenziali e quale sarà, di conseguenza, la politica della ricerca, gli Stati Uniti si confermano nel 2016 il paese che, di gran lunga, investe di più al mondo in scienza e tecnologia (R&S). Alla fine di quest’anno, prevedono gli esperti della rivista R&D Magazine, che dal 1959 redige ogni anno un suo accreditato Global R&D Funding Forecast, gli investimenti americani in R&S saranno pari al 2,77% del Prodotto interno lordo (Pil) e raggiungeranno l’inedita cifra di 514 miliardi di dollari: il 3,4% in più rispetto al 2015 (il 2,0% al netto dell’inflazione).

giovedì 5 dicembre 2019

Come Boniolo affronta la probabilità

Vediamo come Boniolo concepisce la probabilità in riferimento al caso: "Ritorniamo adesso al caso (inteso come evento casuale o come processo (sic!) casuale, anzi ritorniamo alla probabilità, visto che è la probabilità che ci consente di trattarlo". E questa conclusione sarebbe valida se non fosse che per l'autore la probabilità può riguardare indifferentemente i singoli eventi e i processi complessivi.

Ma andiamo avanti: egli dice che sarebbe sbagliato parlare di probabilità "sic et simpliciter. Si devono, infatti, separare due aspetti pericolosamente (!) poco distinti: da un lato, LA PURA TEORIA MATEMATICA delle probabilità che si svilupa assiomaticamente; dall'altro, L'ASPETTO FILOSOFICO FONDAZIONALE che cerca di capire che cosa voglia dire 'probabilità'. Il primo aspetto fu fissato da A.N. Kolmogorov in un famoso saggio del 1933 (... FONDAMENTI DEL CALCOLO DELLE PROBABILITA'), in cui metteva in luce la struttura formale del calcolo delle probabilità".

lunedì 2 dicembre 2019

Come Boniolo privilegia la probabilità

Boniolo considera che cosa avviene dentro la cellula dove "le catene molecolari sono tenute assieme da legami covalenti e che tra le parti della stessa molecola o di molecole diverse si possono instaurare legami non covalenti. Tuttavia un singolo legame non covalente, essendo da 10 a 10^2 volte più debole del legame covalente -specie in una soluzione acquosa come quella che si ha dentro le cellule- è del tutto insufficiente a tenere uniti due siti della stessa molecola o di due molecole diverse. Ad aumentare la difficoltà dell'unione vi è l'agitazione termica che comporta il moto caotico delle molecole", con conseguenti rapidi unioni e distacchi.
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