venerdì 29 luglio 2011

Valutazione del merito nella comunità scientifica? Si, in funzione dei finanziamenti!

Le varie metodologie utilizzate per valutare il merito (con il sottoprodotto delle citazioni reciproche per fare punteggio) a che cosa servono se non a ottenere finanziamenti a progetti più o meno validi? E allora, poichè la società, che vede crescere enormemente il numero di scienziati  e  tecnici,  interessati a questi finanziamenti, è fondata sul vecchio capitalismo che si nutre solo di profitto, non bisogna confondere ciò che può essere un contributo alla conoscenza reale con ciò che è solo acqua al mulino della propria associazione.

Per fare solo un esempio: fermo restando che LHC è un capolavoro di scienza e tecnica, è anche vero che LHC è, nel contempo, un grande investimento (affare, che pretende profitti) e un grande bacino di maestranze ad altissimi livelli, che può essere perduto se viene a mancare il profitto economico o almeno d'immagine. L'immagine sarebbe salva se questo apparato tanto gigantesco e costoso "scoprisse" il bosone di Higgs; e il profitto, a sua volta, sarebbe salvo se l'apparato si "dimostrasse" utile e proficuo, in futuro, per "fare nuova fisica". 

Allora, possiamo domandarci: può la reale conoscenza competere con simili interessi vitali? Di fronte al pericolo che così eccelse maestranze siano costrette alla disoccupazione non viene quasi da pensare: ma a chi può importare della reale conoscenza? Del resto, finora, com'è andata? Tutta la scienza del Novecento, al servizio del capitale, ha colto allori. Al servizio della conoscenza, ha raccolto spine senza rose.
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