lunedì 4 luglio 2011

Niente di stabile a questo mondo

Riguardo all'incertezza della vita individuale prodotta dal caso, Diderot fa dire al nipote di Rameau: "Niente di stabile a questo mondo: oggi in cima, domani in fondo alla ruota. Siamo condotti da circostanze maledette, e condotti molto male".

Nulla di stabile per il singolo individuo, il quale deve patire la casualità delle singole "circostanze maledette", che si trasformano per lui in cieca necessità.

Il nipote di Rameau ridicolizza l'ordine naturale applicato al singolo individuo: "La natura prende davvero dei grossi granchi ... Ma se è nella natura avere appetito ... non mi pare che il non avere sempre da mangiare sia una prova di bell'ordine".

Appunto, il "bell'ordine" non riguarda l'individuo singolo, per il quale anche la più semplice della esigenze naturali, la necessità di nutrirsi, è spesso affidata al caso per la sua realizzazione. 

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Nota tratta da "La dialettica caso-necessità nella storia" (2003-2005) 
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