domenica 5 gennaio 2014

II] Costituenti ultimi, senza fine, della materia

Don Lincoln, fisico del Fermilab, ha scritto un articolo dal titolo "L'universo è un luogo complesso e intricato" (pubblicato su "Le Scienze" del gennaio 2013), la cui ultima parte va presa in considerazione perchè molto significativa. Egli comincia riassumendo in breve la storia di LHC.

"Nel 2011 il Large Hadron Collider ha fatto collidere fasci di protoni a un'energia di 7000 miliardi di elettronvolt (7 teraelettronvolt), 3,5 volte il precedente primato mondiale (detenuto dal Tevatron del Fermilab per più di un quarto di secolo). In un anno LHC ha generato una quantità di dati pari a metà di tutti i dati raccolti dal Tevatron nel corso dei suoi 28 anni di attività. Nel 2012 il CERN ha portato l'energia di LHC a 8 teraelettronvolt, prevedendo di quadruplicare la raccolta di dati prima di uno spegnimento temporaneo di un anno e mezzo per riparazioni e migliorie. LHC dovrebbe riprendere le operazioni alla fine del 2014 o all'inizio del 2015, facendo collidere i protoni a 13 o 14 teraelettronvolt e a un ritmo molto maggiore"

Secondo l'autore "Il piccolo incremento di energia del 2012 può sembrare una cosa da poco, ma significa molto per la ricerca dei preoni. La piccola variazione nell'energia del fascio quintuplicherà il numero di collisioni alle massime energie, nelle quali si sondano le dimensioni minime, che sono esattamente il tipo di eventi di cui abbiamo bisogno per cercare prove dei preoni. Le migliorie del 2014 e del 2015 porteranno a un entusiasmante aumento di potenzialità". Come si vede, si rincara la dose dell'entusiasmo tecnologico solo per "riscaldare" gli investimenti raffreddati da scoperte risibili come quella del bosone di Higgs,  mentre si finge grande entusiasmo per la ricerca di un fantasma chiamato preone.


"Il futuro della caccia alla struttura interna dei quark e dei leptoni è più luminoso di quanto non fosse da lungo tempo a questa parte. Mentre leggete questo articolo, con i miei colleghi stiamo studiando l'enorme quantità di dati già ottenuti da LHC. Cerchiamo le prove di una dimensione diversa da zero (sic!) per quark e leptoni e qualche indizio del fatto che anche le particelle vettori di forze abbiano generazioni, che cioè i bosoni W e Z, che mediano la forza nucleare debole abbiano cugini più pesanti". E' la cosa più ovvia immaginare che fornendo più energia, per una frazione di tempo più breve, si ottengano particelle più "pesanti". E poi, per i nomi dei "cugini", basterà solo un altro pò di fantasia.

Ma, mentre nel frattempo il futuro appare ancora roseo ai fisici teorici, come risulta anche dalle ultime righe di questo articolo: "I prossimi anni segneranno l'inizio di una nuova incursione nel regno subatomico, un viaggio che non ha paragoni da più di 25 anni, quando entrò in attività il tevatron: come intrepidi avventurieri dei tempi andati, i fisici avanzano con decisione e aprono nuovi sentieri nel mondo quantistico", per l'autore di questo blog la realtà è un'altra: in 25 anni essi non hanno confermato le teorie che consideravano fondamentali, come ad esempio la supersimmetria. Non parliamo delle stringhe. Insomma, quando fanno gli ottimisti e si autoincensano significa soltanto che se la suonano e se la cantano da soli! Finché dura!

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