sabato 2 marzo 2013

L'emulazione è un vocabolo scomparso

Scomparso a tal punto che Wikipedia ne ignora persino l'esistenza, limitandosi a indicare soltanto il termine "emulatore" in relazione all'informatica.

Un vocabolo scompare dal lessico di una società quando socialmente non esiste più il contenuto che esso rappresentava. Nel caso della "emulazione", si tratta dell'aspirazione a eguagliare e a superare una persona di valore: ad esempio, affermare "Giotto emulo di Cimabue", significava indicare un allievo in grado di eguagliare ma anche superare il maestro.

La sfera della emulazione è sempre stata, nella società umana, quella in cui agivano individui capaci in qualche abilità, mestiere, arte o professione, cultura, filosofia e scienza. Così, nella vita sociale gli individui incontravano altri individui con determinate qualità suscettibili di emulazione. In ogni attività, e in special modo nella sfera intellettuale e artistica, l'emulazione ha sempre avuto un ruolo fondamentale, giustificando la spinta individuale a farsi notare, a emergere, a compiere imprese degne di nota e di plauso.

Così, per rimanere nell'ambito dell'epoca moderna, i secoli XVII, XVIII e XIX, possono essere considerati secoli nei quali l'emulazione ha potuto giocare un ruolo fondamentale, e parliamo di emulazione nel senso più generale, che comprende anche l'imitazione, la rivalità e la competizione. In quest'ultimo senso, soprattutto, essa ha agito spingendo verso l'alto, contribuendo a elevare qualità e prodotti intellettuali.

Nel XX secolo, l'emulazione ha continuato ad agire, ma solo in apparenza perché nella realtà essa è stata molto sacrificata sull'altare della conoscenza convenzionale e fittizia, favorita da due guerre mondiali che hanno soppresso il coraggio della intelligenza. Ma per assistere alla completa scomparsa del termine "emulazione" dobbiamo attendere la fine degli anni '70 e l'inzio della "Globalizzazione", nella quale anche l'"intelligenza" individuale è andata scemando, a poco a poco scomparendo (grazie anche alla giustificazione democratica della non discriminazione!).

Ma se l'individuo non trova attorno a sé, nelle sue relazioni sociali e nelle pubblicazioni culturali e scientifiche, manifestazioni intellettuali degne d'essere emulate, perde ogni ragione per elevarsi, per desiderare di eguagliare e anche superare i migliori tra i suoi simili. Si potrebbe anche osservare che la scomparsa della "emulazione", come forma di competizione che eleva intellettualmente, ha lasciato spazio alla pura e semplice imitazione verso il basso livello intellettuale.

E' da circa tre decenni che si assiste a un progressivo e inarrestabile abbassamento della qualità intellettuale e scientifica, rilevabile ovunque e in tutte le sfere di attività dell'uomo "globale" della società del "Truman show". In questa società le relazioni sociali sono dominate dal marketing che si avvale dello strumento tecnologico televisivo (per non parlare dei nuovi strumenti informatici), per il quale il solo valore riconosciuto è l'apparire (per avere): così tutto ciò che appare nello schermo è considerato degno d'essere invidiato e imitato.

Ogni individuo è diventato socialmente un "telespettatore inconsapevole", soprattutto del fatto che lo schermo televisivo mette in scena due forme di rappresentazioni opposte e tra loro indipendenti sia nella forma che nel contenuto: da una parte il programma televisivo (lo spettacolo), dall'altra la serie di spot pubblicitari che continuamente lo interrompe.

Ma, se in una prima fase la pubblicità televisiva era secondaria, oggi essa rappresenta l'elemento predominante: sempre di più il programma appare semplicemente un riempitivo tra una serie e l'altra di spot. E ciò accade per il semplice motivo che fondamentale è ormai la pubblicità per lo shopping, mentre secondario è lo spettacolo d'intrattenimento, la cui unica funzione si riduce a intrattenere i telespettatori il più a lungo possibile per propinare loro forti dosi di pubblicità!

Questo "meccanismo", dato il modestissimo livello culturale delle masse... di ceto medio, nella società civile della globalizzazione, favorisce programmi e spettacoli di pessima qualità che costringono il telespettatore inconsapevole ad assistere a pagliacciate di persone, in altri tempi contegnose e riservate, e allo sfoggio di bassezze intellettuali giustificate dalla considerazione che il telespettatore medio non vuole essere annoiato. A forza di sostenere che anche nei programmi televisivi più seri, ovvero culturali e scientifici, occorre essere leggeri, briosi, faceti e semplici, il livello di questi programmi si è abbassato sempre di più. Risultato: caduta libera del livello intellettuale, caduta libera di ogni capacità e qualità umana.

In queste condizioni, nessuno ritiene doveroso faticare per elevarsi, nessuno sente più il bisogno di emulare, semmai di distinguersi in forme sempre più becere; anche se tutti, più o meno consapevolmente, sentono quanto si debba cadere in basso per non essere messi da parte. Così insorge un sommerso e strisciante senso di nullità, soprattutto in chi, una volta, avrebbe dato tutto se stesso nella emulazione verso l'alto.

La conseguenza è una sotterranea depressione che si manifesta come perdita di autostima, malattia incurabile, perché tutto fa temere che la "caduta libera" inarrestabile non abbia ancora toccato il fondo.

Scritto nel 2008

Post scriptum (2/3/13) Quale termine può essere utilizzato, oggi, per rendere conto del capriccioso risultato elettorale italiano? Il vocabolo "emulazione" non può essere ripreso: semmai si tratta di una imitazione verso il basso. Una volta si diceva di una persona pretenziosa di poche qualità: "ha tanti grilli in testa". Sembra una facile battuta, ma, rovesciando, si ottiene l'attuale novità: un solo Grillo ha assemblato un popolo di persone pretenziose (quelle che altrove ho definito Truman) che rappresentano il "nuovo". Ma il "nuovo", ossia le nuove generazioni della società del "Truman Show", cioè di una società terminale -la società del capitalismo senescente- non ha alcuna colpa d'essere nato già vecchio e di sognare l'impossibile ritorno indietro alla giovinezza perduta del capitalismo.

E, tuttavia, se oggi c'è un'emulazione, quella, ad esempio, visibile nei blog, essa è senz'altro indirizzata verso il basso; tutto viene sminuito, ogni valore rovesciato nell'opposto: la "scienza" si accompagna alla "scemenza", il serio al faceto, la dignità alla volgarità e la fierezza all'abiezione.


Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...