Il caso, questa volta, ha tirato un brutto scherzo a studiosi, scienziati, storici e opinionisti, provocando una paradossale concomitanza tra eventi imprevedibili della natura e della storia umana: rispettivamente, il tragico movimento della crosta terrestre in Giappone e i drammatici moti del Nord Africa, in particolare di Egitto e Libia. Il paradosso si è impresso, come un marchio, nella forma di un titolo: "IL GRANDE TSUNAMI" che il numero di Limes di Marzo ha usato in riferimento alla "guerra di Libia" e alla "rivoluzione d'Egitto", non potendo sapere che da lì a poco un vero tsunami avrebbe sconvolto la costa nordorientale del Giappone nel Pacifico.
Questo prodotto del caso ha suscitato, a tutti i livelli, uno sbigottimento che rivela l'assoluta incomprensione della dialettica caso-necessità. Così i media devono ammettere di non riuscire a raccapezzarsi e l'opinione pubblica si trova completamente disorientata. Abituati da secoli di determinismo, fondato sul rapporto di causa ed effetto persino nei singoli e minuti particolari, si rimane basiti di fronte all'imprevisto. Le principali domande che tutti pongono a tutti sono le seguenti: ma perché non abbiamo previsto i sommovimenti del Nord Africa? Ma perché non abbiamo previsto criteri di sicurezza maggiori per le centrali nucleari? Inoltre, perché devono capitare questi eventi imprevedibili? Insomma, l'imprevisto è diventato uno spettro che si aggira per il mondo.
Chi scrive cerca da tempo di fornire, con i suoi post, un metodo per interpretare gli eventi sulla base della dialettica caso-necessità, mostrando come nei fenomeni naturali si possono conoscere, e quindi prevedere, solo i fenomeni complessivi, rimanendo i singoli eventi sotto il completo dominio del caso e quindi dell'imprevisto.
Riguardo agli eventi storici, la questione è un pò diversa. Finora questo blog non ha presentato alcun post sulla storia: si tratta di questioni complesse, che coinvolgono interessi fondamentali, lotte di classi, di religioni, di Stati, ecc. riguardo alle quali l'autore cerca personalmente di non entrare nei particolari. Ma di fronte allo spettro dell'imprevisto, relativo alla storia, è venuto il momento di colmare la lacuna, almeno nelle sue linee generali. Lo faremo partendo dalla prefazione di un ennesimo libro inedito, scritto dall'autore di questo blog tra il 2003 e il 2005: si tratta della "Dialettica caso-necessità nella storia". E' ciò che vedremo molto presto.
Questo prodotto del caso ha suscitato, a tutti i livelli, uno sbigottimento che rivela l'assoluta incomprensione della dialettica caso-necessità. Così i media devono ammettere di non riuscire a raccapezzarsi e l'opinione pubblica si trova completamente disorientata. Abituati da secoli di determinismo, fondato sul rapporto di causa ed effetto persino nei singoli e minuti particolari, si rimane basiti di fronte all'imprevisto. Le principali domande che tutti pongono a tutti sono le seguenti: ma perché non abbiamo previsto i sommovimenti del Nord Africa? Ma perché non abbiamo previsto criteri di sicurezza maggiori per le centrali nucleari? Inoltre, perché devono capitare questi eventi imprevedibili? Insomma, l'imprevisto è diventato uno spettro che si aggira per il mondo.
Chi scrive cerca da tempo di fornire, con i suoi post, un metodo per interpretare gli eventi sulla base della dialettica caso-necessità, mostrando come nei fenomeni naturali si possono conoscere, e quindi prevedere, solo i fenomeni complessivi, rimanendo i singoli eventi sotto il completo dominio del caso e quindi dell'imprevisto.
Riguardo agli eventi storici, la questione è un pò diversa. Finora questo blog non ha presentato alcun post sulla storia: si tratta di questioni complesse, che coinvolgono interessi fondamentali, lotte di classi, di religioni, di Stati, ecc. riguardo alle quali l'autore cerca personalmente di non entrare nei particolari. Ma di fronte allo spettro dell'imprevisto, relativo alla storia, è venuto il momento di colmare la lacuna, almeno nelle sue linee generali. Lo faremo partendo dalla prefazione di un ennesimo libro inedito, scritto dall'autore di questo blog tra il 2003 e il 2005: si tratta della "Dialettica caso-necessità nella storia". E' ciò che vedremo molto presto.