giovedì 20 dicembre 2018

Una stupidità umana senza fine

Questa stupidità, che sembra vegliare la senescenza del Capitalismo al suo capezzale, riflette perfettamente l'essenza dell'epoca attuale. D'altra parte, soltanto un anonimo, come l'autore di questo blog, poteva permettersi di fare simili lapidarie affermazioni, suffragate dalla principale circostanza dell'epoca attuale: la senescenza del capitalismo sta travolgendo gli attuali rapporti economici, politici e militari dell'imperialismo, socchiudendo cautamente le porte alla vecchia egemonia mondiale dell'Occidente, Gli USA, per aprirle altrettanto cautamente alla nuova egemonia mondiale dell'Oriente, la Cina. Ma in quali condizioni?

Ossia, quale egemonia potrà mai esistere nelle condizioni di un capitalismo senescente e di Stati imperialistici che possono esibire non soltanto capacità egemoniche in campo economico-politico, ma anche e soprattutto, capacità missilistiche in campo militare?

Occorreva sviluppare da tempo, dagli eventi precorritori, relativi alla crisi del 2008, la tesi dell'incapacità manifesta di comprendere il futuro del capitalismo. E' passato un decennio da quella crisi e la situazione è questa: l'Asia dominata dalla Cina e l'America dominata degli USA si contendono l'egemonia mondiale, la prima facendo passi avanti, la seconda facendo passi indietro. A questo proposito è necessario sviluppare la questione demografica nella fase del capitalismo senescente, indicando i seguenti punti:

1) la specie umana è avviata a raggiungere i 10 miliardi di individui (a meno di qualche catastrofe demografica che renderebbe il discorso assai più penoso).

2) L'esistenza di così grandi numeri di esseri umani non può più essere lasciata al processo naturale del capitale, dominato dalla dialettica caso-necessità foriera di crisi economiche profonde, guerre e rivoluzioni sanguinose (appunto, il discorso penoso!).

3) Al tempo dell'indagine di Marx ed Engels la specie umana non aveva ancora raggiunto il miliardo di anime, e l'autore del Capitale si preoccupò, persino, di una regressione demografica prodotta dal degrado delle condizioni di vita del proletariato industriale.

4) Perciò, ha tanto più valore oggi (almeno 10 volte di più) la pianificazione, proposta a suo tempo da Engels, delle risorse per la sopravvivenza e per lo sviluppo dell'intera specie umana, secondo il motto: "ciascuno secondo le sue possibilità e a ciascuno secondo i suoi bisogni". Perché i futuri 10 miliardi di esseri umani non potranno essere lasciati a se stessi di fronte alla cieca necessità fondata sul caso del processo "naturale" capitalistico -nella sua fase senescente, foriera di una crisi profonda e di una terza guerra mondiale.

5) L'attuale tendenza verso Superstati continentali ha, però, questo di positivo: che i Superstati si abituano a pianificare l'esistenza di popolazioni molto numerose, dieci volte più numerose di quelle dell'Ottocento, studiate da Marx ed Engels.

6) In conclusione, comunque si configuri, in futuro, la politica della specie umana, la capacità di pianificazione di grandi numeri dovrebbe essere il punto di partenza verso una società senza sfruttamento dell'uomo sull'uomo e per il raggiungimento della libertà umana, individuale e collettiva. Altrimenti sarà, più probabilmente, la barbarie.

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...