Nella "Ideologia tedesca" Marx ha fatto un'affermazione molto netta: "Non c'è storia della politica, del diritto, della scienza ecc. dell'arte, della religione ecc.". Intendeva con ciò chiarire che tutte le attività umane non economiche, che appartengono alla sovrastruttura della società, non hanno una evoluzione indipendente, fondata su se stessa, ma la loro evoluzione dipende, è condizionata, dall'evoluzione dei processi economici.
Ha poi, anche, osservato riguardo ai giuristi, politici, moralisti e religiosi: "ognuno ritiene che il suo mestiere sia quello vero. Sul nesso che unisce il loro mestiere alla realtà, tanto più necessariamente si fanno illusioni perché ciò è già condizionato dalla natura del mestiere stesso". "Il giudice, p.es. applica il codice, e quindi per lui la legislazione è il vero motore attivo". E ciò vale anche per i costituzionalisti e per la storia delle costituzioni.
Gli storici costituzionalisti, i teorici del diritto, ecc. s'illudono, infatti, che il loro mestiere "sia quello vero", perciò ritengono che le costituzioni siano fondate su se stesse, indipendenti dai rapporti economici e dai conseguenti rapporti politici: per loro, è come se gli uomini maturassero il bisogno di creare e di modificare le costituzioni; insomma, come se esistesse un bisogno fondamentale, un'esigenza indipendente di costituzionalismo da soddisfare.
E' ciò che si ricava dalla lettura di un saggio di Maurizio Fioravanti, "Costituzione" (1999). L'autore, ad esempio, immagina, per il periodo dell'assolutismo, uno scontro autosussistente, indipendente e incondizionato, tra assolutismo politico e costituzione mista di origine feudale. Quindi per lui rilevante diventa la trattazione formale e convenzionale del contrasto tra le due diverse forme costituzionali, non già il nesso tra l'assolutismo e la nuova formazione economico sociale che stava evolvendo.
Ma la via da seguire è un'altra, anche se uno storico delle costituzioni come Fioravanti non vuole prenderla neppure in considerazione: è la dipendenza delle forme politiche e giuridiche dall'economia ciò che conta e che dev'essere oggetto d'indagine.
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