sabato 15 gennaio 2011

La dialettica asimmetria-simmetria della materia II

II  Il Modello Standard imposto alla natura non regge il confronto con la reale asimmetria del dispendio naturale

Sempre nel suo "Dizionario", Greco sostiene che il Modello Standard, elaborato da Sheldon Glashou, Steven Weinberg e Abdus Salam, si basa su un "dogma", "un dogma che funziona": "le forze (...) fondamentali della natura devono rispettare le regole di una particolare simmetria. La simmetria di gauge, o "di scala". E' una simmetria un pò astratta ..." "Una simmetria che non ha un vero carattere geometrico. Eppure è efficace nelle descrizioni della natura, proprio come l'astratta simmetria galileiana". Nel Modello Standard si postula che le forze, "per essere fondamentali, devono essere "forze di gauge". Caratteristica principale delle "forze di gauge" è il fatto che producono un'azione mediante lo scambio di particelle messaggere con spin pari a 1 (...)". E' grazie a questo dogma che Weinberg e Salam elaborarono "il cosiddetto Modello Standard della fisica", conclude Greco.

Tutto ciò accadeva all'inizio degli anni Sessanta, proprio quando il filosofo Abbagnano, osservatore attento degli sviluppi dei concetti, delle metodologie e delle teorie scientifiche, pubblicava il suo ponderoso "Dizionario di filosofia" (1961). Lo spazio che egli dedica alla simmetria è brevissimo: non vi si trova alcun accenno sulla particolare rilevanza del concetto di simmetria in fisica. Semmai, dopo aver definito il termine semplicemente come "relazione che intercede tra due termini nei due sensi: per esempio è simmetrica la relazione "fratello"", egli insiste di più sul concetto di "relazione", voce alla quale rimanda il lettore. Insomma, la simmetria per Abbagnano  è solo una delle possibili "relazioni". Così "Se la R. [relazione] è tale che intercede non solo tra x e y ma anche tra y e x, la R. si dice simmetrica. E', ad esempio, simmetrica la R. fra due fratelli. Nel caso contrario la R. si dice asimmetrica".

Come si vede, Abbagnano considerava l'aggettivo "simmetrico" e il suo contrario, "asimmetrico". Non concepiva, quindi, la simmetria come una legge sostanziale che potesse essere "violata". A sostanziare l'aggettivo"simmetrico" in un principio superbo e inviolabile ci pensarono i matematici fisici con la "simmetria di gauge". Tuttavia,  la filosofa Castellani, citata da Greco, pone la seguente domanda: "La simmetria non è altro che una suggestiva idea che ricorre nel pensiero scientifico e che grazie alla teoria dei gruppi ha trovato la sua adeguata traduzione nel formalismo matematico delle teorie, oppure le si può attribuire un significato più profondo?" E Greco incalza: "La simmetria è una regola economica con cui indaghiamo il mondo o è una regola economica del mondo? In altri termini, siamo noi che, con le regole di simmetria, riusciamo a indagare con un certo successo il mondo o è il mondo a essere intimamente simmetrico? E in questo secondo caso, perché il mondo è simmetrico?" 

Per porre, in forma di domanda, una simile alternativa, bisogna proprio dare per scontato che il mondo indagato dalla fisica sia economico e ordinato. Ma così non è! Ciò che tentiamo di dimostrare dagli anni '90 è che il mondo non è economico, bensì incommensurabilmente dispendioso. E l'ordine esce sempre fuori come eccezione statistica di un grande dispendio. Perciò, per usare la terminologia dei fisici quantistici, la principale manifestazione della reale "rottura di simmetria" è proprio l'effettiva asimmetria esistente tra la relativamente piccola quantità di materia che si è evoluta (materia luminosa) e la relativamente grande quantità di materia degenerata (la materia oscura), in un rapporto di circa 1 a 20 che testimonia un grande dispendio.

Tutto ciò contrasta con l'impostazione retrograda così sintetizzata da Greco: "Platone sosteneva che il demiurgo ha sollevato il tutto dal caos e lo ha reso cosmo, tutto armoniosamente ordinato, applicandovi regole di simmetria. Molti fisici concordano, attribuendo il ruolo di moderno demiurgo alla necessità delle leggi della fisica. Come, si chiedono Stewart e Golubitsky, Dio è geometra?"

Insomma, come volevasi dimostrare: tutto deve essere ordinato, tutto deve essere economico, preciso, geometrico, infine simmetrico, per poter permettere ai matematici di fare il bello e il cattivo tempo in fisica, persino con un aiutino da parte di Dio. Ma la realtà della natura va per un'altra strada, per percorrere la quale occorre comprendere che il dispendio contraddice il principio di simmetria, imponendo l'asimmetrica rarità statistica, come principale contrassegno della evoluzione della materia.

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Scritto nel 2010

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