martedì 29 giugno 2010

L'irreale cosmologia del nostro tempo

La teoria della relatività di Einstein rappresenta la matrice comune delle principali teorie cosmologiche del Novecento. Questa teoria è fondata su una fittizia e irreale concezione dello spazio a quattro dimensioni, nella duplice forma di "spazio-tempo quadrimensionale" della relatività ristretta e di "continuo quadrimensionale immaginario curvato dalla gravitazione" della relatività generale. Una concezione che non è saltata fuori bella e fatta, come Minerva dalla testa di Giove, ma è stata lo sbocco finale di quel relativismo fittizio suggerito dalla teologia e maturato attraverso successive generazioni di filosofi e scienziati, a partire da Huygens e Leibniz, per continuare con Kant e in seguito con Mach e Poincaré, fino ad arrivare a Einstein e ai suoi garanti, Riemann e Minkowski. Per comprendere il contributo che la teoria della relatività ha dato alla irreale cosmologia del nostro tempo occorrono alcune premesse.

A partire dagli ultimi decenni dell'Ottocento, sostenuti dall'agnosticismo di Hume e Kant, assecondati dalla più completa ignoranza della teoria della conoscenza, i fisici hanno confuso la realtà del mondo esterno con i loro modelli. La distinzione tra realtà, concetti che servono a rifletterla, geometrie che servono a rappresentarla, formule ed equazioni che servono a misurarla è stata considerata dai fisici come un attentato alle loro "libere creazioni della mente", come un insulto alla elevata considerazione che merita la loro scienza. Così, per sciocca presunzione, essi hanno umiliato la realtà del mondo esterno sostituendola  non solo con concetti e modelli che non riescono a rifletterla, ma persino con denominazioni di cose fittizie e irreali.

La conseguenza è stata che i fisici hanno sostituito alle esigenze concettuali di una teoria della conoscenza che neppure conoscevano le esigenze di una matematica pura che poteva soltanto elaborare modelli fittizi e irreali della materia e dell'universo. Non è un caso che la fisica quantistica e la fisica relativistica nascano insieme. Esse rappresentano il punto di partenza di una fisica che ha perso ogni contatto con la realtà, di una fisica completamente dominata dalla matematica pura, grazie alla quale, ad esempio, crescono come funghi nuovi modelli cosmologici sempre più irreali e assurdi.

Non possiamo perciò stupirci se ancora oggi i fisici non siano in grado di trovare la soluzione cosmologica dopo quasi un secolo di promesse. E non dobbiamo neppure stupirci del fatto che, mentre continuano a sognare una impossibile soluzione finale, stiano in realtà affogando nel mare di assurdità da loro stessi create. Allora, come si può disapprovare J. Horgan ("La fine della scienza” 1996) quando scrive: "Nascita ed evoluzione iniziale del nostro universo. Cunicoli? Universi baby? Superspazio e infinite dimensioni della teoria delle corde? Tutto ciò mi pareva più fantascienza che scienza". "Com'era l'universo quando aveva le dimensioni di un pallone di basket, o di un pisello, o di un protone o di una supercorda? Che effetto producono sul nostro universo tutti gli altri universi a esso collegati mediante cunicoli? C'era qualcosa di nobile e al tempo stesso di comico in questi uomini adulti (non c'erano donne) che si accapigliavano su simili argomenti".

E' la nobiltà dell'impegno che accompagna la comicità dell'assurdo! Ma, se dal sublime al ridicolo il passo è breve, ebbene i fisici questo passo lo compiono da decenni. Perciò non possiamo che sottoscrivere il verdetto finale di Horgan: "Gran parte della cosmologia contemporanea è assurda, e in particolare lo sono quegli aspetti che si ispirano alle teorie unificate della fisica e ad altre idee esotiche". In definitiva, se l'irreale teoria della relatività di Einstein è stata lo sbocco quasi inevitabile del relativismo fittizio di Huygens, l'assurda cosmologia contemporanea altro non è che l'inevitabile conclusione della irreale teoria relativistica.

---------

Tratto da "Caso e necessità - l'enigma svelato - Volume secondo  Fisica." (1993-2002) Inedito

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...