martedì 29 giugno 2010

L'erroneo predominio del determinismo in biologia

La prima osservazione da fare, passando dalla fisica alla biologia, è che l'oggetto di quest'ultima si riduce quantitativamente a un'inezia, mentre qualitativamente cresce di complessità in maniera incommensurabile. La materia vivente rappresenta, infatti, una percentuale infima della enorme quantità di materia presente nel cosmo, ma, nel contempo, essa rappresenta il risultato più complesso e maturo della evoluzione. Per riflettere scientificamente questa complessità biologica, il pensiero dialettico è ancor più necessario che in fisica.

Darwin è stato l'unico importante teorico della biologia, perché ha concepito dialetticamente l'evoluzione necessaria delle specie, mentre, se non è stato in grado di riflettere la dinamica di questa evoluzione, lasciando nei pasticci i suoi successori, è soltanto perché ha concepito metafisicamente la selezione necessaria dei singoli organismi. Egli non è riuscito a risolvere la dialettica di caso e necessità, perché, pur avendo intuìto il ruolo del caso, non è riuscito a sottrarsi al dominio del pensiero deterministico-riduzionistico, giungendo alla conclusione contraddittoria che, se il caso è osservabile in ogni singola variazione, la selezione naturale opera necessariamente anche sui singoli organismi che variano.


Se il caso è stato il "terribile pasticcio" di Darwin, esso rappresenta oggi la bestia nera dei biologi di tutte le scuole, a tal punto che un biologo come Dawkins ha scritto un volume di 500 pagine, solo perché "dominato dall'idea del caso", e nella speranza di trovare un modo per ammansirlo e "strappargli gli artigli". Ciò che, invece, in questo volume vogliamo dimostrare è che, grazie alla logica dialettica fondata sulla polarità caso-necessità, è possibile affrontare in modo nuovo la biologia generale e in particolare la biologia molecolare, per raggiungere quei risultati scientifici che rimangono inevitabilmente preclusi all'attuale determinismo finalistico, riduzionistico e meccanicistico della teoria del "codice genetico".

Tratto da "Caso e necessità -  l'enigma svelato - Volume terzo  Biologia." (1993-2002) Inedito

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