Il concetto di evoluzione ci permette di riflettere il movimento della materia organica, praticamente ad ogni livello: da quello dei genomi a quello delle cellule, degli organi, degli organismi, delle specie, ecc.; e, sebbene l'evoluzione ad ogni livello abbia i suoi tempi specifici, occorre aver chiaro che non si può comprendere pienamente l'evoluzione delle specie se non si è compresa l'evoluzione dei genomi, delle cellule, degli organi degli organismi che appartengono alle specie stesse. Così, quando si tenta di spiegare l'esplosione evolutiva del Cambriano, la prima cosa da considerare è l' "esplosione evolutiva" della cellula eucariotica. E’ il salto evolutivo dalla cellula procariotica alla cellula eucariotica che ha permesso l'origine e l'evoluzione delle specie. E il primo contrassegno che dobbiamo sottolineare di questa evoluzione è il numero incredibilmente elevato di specie diverse il cui esito è stato l'estinzione.
La storia delle teorie dell'evoluzione, come ogni storia delle diverse concezioni del pensiero, è sterminata: ma non c'è una sola teoria dell'evoluzione che consideri il dispendio delle specie (e degli organismi di ogni specie) come il contrassegno principale, la chiave, per comprendere l'evoluzione della materia organica. Questo aspetto, in genere, è stato e continua ad essere sottovalutato o considerato come un dato di fatto sul quale non valga la pena di indagare.