venerdì 15 febbraio 2019

Tutti contro il duetto Vespa-Berlusconi?

Vespa e Berlusconi hanno fatto spettacolo su un passato trascorso e su un presente incerto, ma alla fine Berlusconi ha regalato un pò di tempo alle questioni internazionali, che sono rilevanti ma non hanno pubblico, tanto che i commentatori le hanno completamente dimenticate. Ma i fatti sono due: o Berlusconi pensa di non avere nulla da perdere a parlare di argomenti che, in genere, rimangono nel chiuso delle stanze segrete dei potenti, oppure qualcuno gli ha dato il permesso, oppure, conoscendo il personaggio, il permesso se lo è dato da solo.

Riassumiamo, in sintesi, come stanno le cose nel campo dell'egemonia mondiale, ma soprattutto che cosa ha "svelato" Berlusconi: 1) che la Cina è la potenza che sta manifestando la maggiore potenza economica, ma anche militare, nella regione asiatica che ospita la maggior parte della specie umana; 2) che la maggiore economia mondiale è una potenza missilistica non indifferente. E non è finita qui, perche la Cina sta esprimendo un'egemonia nell'area più vasta e popolosa del pianeta, offrendosi come concorrente degli USA all'egemonia mondiale. Ma in mezzo, tra Asia e America, c'è l'Europa, che potremmo definire il dito nella piaga, perché questa regione, dalla fine della seconda guerra mondiale, è stata economicamente e politicamente sotto il protettorato USA e separata per decenni da una Russia "comunista".

Possiamo tranquillamente  saltare in un solo balzo l'epoca della pretesa guerra fredda che serviva agli Usa per giustificare l'esercizio dell'egemonia mondiale sull'Europa, che poi sarebbe diventata Ue, e serviva alla Russia per sopravvivere alla perdita della posizione di URSS. Ma a partire dall'inizio del terzo millennio la forte crescita cinese ha aiutato quella indiana tanto da dare origine a Cindia e anche da sottrarre il Giappone dalla subordinazione agli Usa.

Non ricordo se ho postato qualcosa sul seguente argomento, che è fondamentale non solo dal punto di vista del gioco internazionale egemonico, ma rappresenta, ossia mette in luce, il futuro destino del pianeta Terra alle prese con la lite per l'egemonia: gli Usa che non vogliono cederla, la Cina che non può continuare a fingere di lasciargliela.

Mi sembra d'aver già messo in luce, in altra occasione, che tutto dipende da due continenti quello euroasiatico e quello delle due americhe. Ma il primo continente geografico è ancora diviso tra vecchia Europa e nuova Asia. Anche geograficamente. Così la Russia si trova nella condizione geografica o di permettere l'unificazione dell'Eurasia accettando l'egemonia cinese in buona compagnia della Ue o di mantenerla separata.

Berlusconi rinvangando, da Vespa, il pericolo comunista, attribuendolo, paradossalmente, all'odierna Cina ha, per così dire, rivelato che la Russia avrebbe un ruolo fondamentale in funzione anticinese. Ma lo ha fatto quasi a voler stupire il conduttore di "Porta a porta", passando dalle piccinerie italiane di Di Maio e Salvini alla grandiosità della egemonia mondiale, sottoponendola, però, alla vecchia ideologia comunista attribuita alla Cina. In realtà, assumendo questa posizione, Berlusconi è come se dicesse: la Ue deve rimanere sotto braccio degli USA e Cindia non deve appropriarsi dell'Eurasia.

Il fatto è che sollevando, nei pochi minuti finali, questa problematica in una trasmissione come quella di Vespa il vecchio Berlusca non ha fatto altro che voler finire in bellezza la sua carriera politica riprendendo la direzione del governo italiano di destra, in una Ue di destra, suonando la fanfara anticomunista contro la Cina. Ma non aveva venduto il Milan a un magnate cinese? Infine, se l'aspetto ideologico è roba di un passato ormai morto e sepolto, difficile sarà per gli Usa produrre un'ideologia che non tenga conto dei rapporti di forza economici che ormai, anche leggendo il Pil, stabiliscono il primato cinese.

Per concludere su un tema per me già noto nella sostanza anche se non nella forma: fino ad oggi la produzione tecnologica di nuove armi è servita a guerre mondiali: la prima e la seconda, con il risultato che sappiamo. Ma le armi di una eventuale terza guerra mondiale sono talmente distruttive che fino ad oggi sono state fatte passare come armi non di distruzione di massa ma di ... freno alla distruzione del nostro pianeta. Chi vivrà vedrà!


P.S. 17/04/2019.  Intanto, come promemoria delle guerre per l'egemonia, spero di poter pubblicare, a breve, un saggio sulla Seconda Guerra Mondiale.

P.P. S. O3/05/19. La speranza era troppo ottimistica.

3 commenti:

  1. Mi scusi,il saggio sulla 2 Guerra Mondiale lo ha già pubblicato nel mese di giugno del 2017.Sempre che quello fosse il saggio completo.A me pare di si.Conferma?

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  2. Il mio saggio sulla Seconda Guerra Mondiale è un libro vero e proprio. Nel mese di giugno 2017 ho postato soltanto alcuni paragrafi.

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