venerdì 2 febbraio 2018

La noia assale...

... chi, come l'autore di questo blog, ha fatto dei fenomeni e dei processi complessivi l'oggetto del proprio studio, per oltre un trentennio. E' la noia della ripetizione con la quale i molteplici casi della vita economica politica e militare si presentano, in ogni momento della quotidianità, nei mass media (si chiamano ancora così?): ogni volta ininfluenti come lo possono essere anche i casi della vita di ogni singolo individuo.

E, infatti, se tutti sono presi dal proprio particulare, che riguarda i casi individuali, nessuno vede ciò che riguarda tutti, che sono soggetti alla necessità complessiva. E così, per fare solo un modesto esempio, tutti i romani vedono quel che combinano i "5 Stelle" alla guida della giunta capitolina, ma nessun romano, anzi, nessun italiano prende in considerazione quanto l'Italia conti cosi poco nella Ue.

E, ancora, nessun europeo vede quanto l'Europa conti ancor meno nel "concerto", non più delle Nazioni, ma dei Continenti, dei quali soltanto alcuni, in riferimento ai rapporti di forza, sono decisivi per stabilire la futura egemonia mondiale. E questo è l'attuale oggetto del contendere internazionale, con l'occhio sempre rivolto, però, alla sopravvivenza del "capitalismo senescente".

E allora, quando, anche via internet, ci si riempie la bocca di giudizi e valutazioni in tutte le direzioni, non solo non se ne azzecca una, ma si è totalmente ininfluenti, a meno di non partecipare al gioco in quanto americani o cinesi o, persino, in quanto russi o turchi, insomma a meno di non partecipare o come protagonisti che si contendono l'egemonia mondiale nel ruolo di primi attori o come secondi attori, o, persino, come comparse o figuranti. Nel primo caso rientra, ad esempio, la Cina, nel secondo, ad esempio, la Russia, nel terzo, ad esempio, la Turchia. Infine, primi per importanza gli USA che, in quanto egemoni, hanno tutta l'aria di non voler mollare la recita nel ruolo di primi attori, minacciato, nel prossimo futuro dall'espansionismo asiatico cinese o cindiano.

Solo così si può spiegare, in parte,  un personaggio come Trump e lo si può spiegare, inizialmente, come una mossa nel gioco degli scacchi. Ma non è la prima mossa se pensiamo che negli Stati Uniti si parla da tempo di "Secolo breve", riguardo alla propria egemonia mondiale guadagnata nel 1945 alla fine della seconda guerra mondiale.

E', perciò, più che naturale pensare che gli stessi USA si siano dati da fare e continuino a darsi da fare per prolungare il loro ruolo egemonico, tenendo, comunque, d'occhio la sopravvivenza della base materiale di ogni egemonia: il capitalismo, il quale, ormai senescente, è prossimo a una crisi profonda che già si sta preannunciando nella forma di una perdurante deflazione mondiale.

Insomma, primum la sopravvivenza del vecchio malato, il capitalismo senescente, deinde la supremazia egemonica. E' questo rapporto molto stretto tra la sorte del capitalismo senescente e la sorte dell'egemonia mondiale che produce fibrillazioni nel concerto delle nazioni e la più completa incoscienza nella specie umana divisa.


P.S.  E dopo questo scritto di qualche anno fa, ripescato da una delle mie cartelle aperte nel computer, per il futuro, gli "Studi e rilessioni di un autodidatta" si faranno un pò da parte, ma non troppo..



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