lunedì 8 agosto 2016

Il grande rimbalzo del Big Crunch

Oggi su "Repubblica.it" troviamo il seguente articolo dal titolo "L'universo ha avuto inizio con un esplosione o con un "grande rimbalzo" (big bounce)?" E continua:  "O con qualcosa di completamente diverso? La questione delle nostre origini è una delle più spinose della fisica, con poche risposte e un sacco di speculazioni e sensazioni forti. La teoria di gran lunga più popolare è l'inflazione, cioè l'idea che il cosmo si sia espanso esponenzialmente nelle prime frazioni di secondo dopo l'esplosione che l'ha fatto nascere."

L'autore di questo blog ha sempre affermato che la teoria dell'Inflazione è un "falso" tipico della fisica teorica che molto inventa con la matematica astratta e poco o niente garantisce di realistico. Alla teoria dell'"inflazione" si è sempre opposta la teoria del "big crunch" che, sempre ad avviso di chi scrive, non è sfociata nella chiara affermazione dell'universo pulsante: un universo, cioè, che inizi con il massimo di energia repulsiva, la quale si consuma a vantaggio della crescita dell'attrazione, realizzando una dialettica della materia dell'universo che, alternando repulsione e attrazione, dia luogo a cicli di lunga durata. E questa è la tesi dell'autodidatta.

Di questo articolo -che tutti possono leggere su "Le scienze" Repubblica .it- l'autore di questo blog apprezza soltanto la considerazione della possibilità che la teoria inflazionistica possa essere smentita dalla teoria del big bounce. Con le conseguenze che possiamo leggere qui di seguito: "Se l'universo rimbalzò una volta, una domanda naturale è: lo farà di nuovo? Non tutte le teorie del rimbalzo suggeriscono che siamo destinati a un ciclo infinito di contrazione ed espansioni; per esempio, anche se il nostro universo è già rimbalzato in passato, non abbiamo alcuna indicazione finora che stia andando verso un'altra contrazione". D'altra parte in un articolo di rivista scientifica non si può andare oltre, ed è già molto che l'ipotesi del rimbalzo venga contrapposta alla più rinomata teoria dell'inflazione.

Interessante è che, come riporta l'articolo: "Alan Guth, uno dei pionieri dell'inflazione che lavora al Massachusetts Institute of Technology, è d'accordo. "Dubito ancora che abbiano effettivamente raggiunto una soluzione non singolare," spiega. "Vorrei aspettare e vedere come si viluppa. Se sono riusciti a fare ciò che dicono, sono d'accordo sul fatto che sia molto importante, anche se non è il miglior modello per la storia dell'universo".

Ma la vera questione è che i modelli matematici imposti alla realtà della natura sono sempre stati artificiosi. La maggior parte dei fisici teorici-matematici sembrano proprio non voler capire che prima ci vuole il concetto teorico dell'universo, poi la matematica può solo calcolare ciò che è realmente esistente e calcolabile. E potremmo chiudere qui, se non fosse interessante citare anche i seguenti passi dell'articolo preso in considerazione:

"Turok e altri critici della teoria inflazionaria hanno i loro problemi con la teoria dominante. Sostengono che l'inflazione richiede circostanze improbabili per essere avviata (un'affermazione con cui i proponenti sono in disaccordo) e che non mette al riparo dallo spauracchio di una singolarità al momento del big bang. Inoltre, “l'inflazione porta allo scenario da incubo di un multiverso”, spiega Turok, "che per qualche strana ragione è sorprendentemente popolare”. Egli suggerisce che l'acceso dibattito e la serrata analisi di cui sono oggetto le nuove idee alla fine aiuteranno i ricercatori a mettersi d'accordo su una teoria migliore delle nostre origini. “Le persone hanno opinioni dure a morire”, spiega Turok. “Ammetto sinceramente che anche le mie lo sono e che non sono condivise dal 95 per cento dei cosmologi. Sono molto critico su tutte queste teorie, comprese quelle che ho inventato io. Ma attualmente abbiamo osservazioni spettacolari che indicano un universo d'incredibile semplicità. Per me questo significa che tutte le nostre teorie esistenti sono troppo complicate. Le osservazioni puntano alla semplicità ed è nostro compito arrivare a una teoria semplice che riesca a spiegarle”.

Sono completamente d'accordo: la natura non può essere complicata e, soprattutto, così raffinata come  affermano certe teorie matematiche che hanno portato a ipotesi quali l'inflazione.

4 commenti:

  1. Sono contento di poter leggere altri articoli ed interventi. Vorrei che i miei figli, quando saranno, grandi possano leggere le sue brillanti analisi.

    Saluti.

    Gianluca LiVigni
    gianluca.livigni@libero.it

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  2. La ringrazio. Mi ha fatto tornare un pò di buonumore.

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  3. Salve,sono il Solito Anonimo
    Non é assolutamente nelle mie intenzioni fare alcuna polemica.Vorrei solo farle notare una cosa.Si tratta di ció che lei afferma nelle ultime righe:

    " la natura non può essere complicata...."


    Forse voleva dire che é la teoria a non dover esser complicata,non la natura.Infatti lei stesso- coerentemente con la dialettica caso-necessitá-in altra occasione afferma:


    "-La prima regola sulla semplicità e sulla parsimonia della natura rappresenta il primo capovolgimento della realtà nel suo opposto. Rovesciando, abbiamo: la natura è realmente complicata e dispendiosa."

    (https://studieriflessioni.blogspot.it/2014/06/iiii-le-quattro-regole-di-newton-che.html)

    Saluti e di nuovo complimenti per il suo preziosissimo Blog

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  4. Rileggendo quest'ultimo commento sono perplesso. In un certo senso l'autore del commento ha ragione. La teoria non deve essere inutilmente complicata. A mio avviso, per quanto la natura possa sembrare complicata, è soprattutto dispendiosa. Insomma, non è complicata come vorrebbero farla apparire certe teorie deterministiche ecc.

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