Pubblicato il 01/05/2017
Editoria scientifica
Gianfranco Pacchioni, chimico e scienziato dei materiali, prorettore in Bicocca, ha scritto un libro necessario. Di cosa parla? Di scienza, di come funziona la ricerca oggi rispetto a 20, 50, 100 anni fa.
All’inizio della sua carriera di ricercatore, Pacchioni scriveva su una macchina a testina rotante. La sua società scientifica contava qualche migliaio di iscritti, ora centinaia di migliaia. E per corrispondere con i suoi colleghi, magari per la revisione di un articolo scientifico, spediva per posta lettere e bigliettini. Talvolta - come nella storia della sua collaborazione con alcuni colleghi della Germania Est prima della caduta del muro (fra cui la fisica Angela Merkel) - lettere che restavano forzatamente senza risposta. In quei casi per comunicare bisognava sfruttare i rari congressi in DDR dove, scortato con discrezione da una spia della Stasi, Pacchioni riusciva a scambiare qualche battuta con i colleghi d’oltre cortina.
Editoria scientifica
Gianfranco Pacchioni, chimico e scienziato dei materiali, prorettore in Bicocca, ha scritto un libro necessario. Di cosa parla? Di scienza, di come funziona la ricerca oggi rispetto a 20, 50, 100 anni fa.
All’inizio della sua carriera di ricercatore, Pacchioni scriveva su una macchina a testina rotante. La sua società scientifica contava qualche migliaio di iscritti, ora centinaia di migliaia. E per corrispondere con i suoi colleghi, magari per la revisione di un articolo scientifico, spediva per posta lettere e bigliettini. Talvolta - come nella storia della sua collaborazione con alcuni colleghi della Germania Est prima della caduta del muro (fra cui la fisica Angela Merkel) - lettere che restavano forzatamente senza risposta. In quei casi per comunicare bisognava sfruttare i rari congressi in DDR dove, scortato con discrezione da una spia della Stasi, Pacchioni riusciva a scambiare qualche battuta con i colleghi d’oltre cortina.